Vi racconto l'Irlanda

"La propria destinazione non è mai un luogo,
ma un nuovo modo di vedere le cose."
(Henry Miller)

Chi sono

Fare la guida turistica non è solo un mestiere ma una passione.

Sono Fulvio Rogantin, triestino. Mi sono trasferito a Dublino nel 2015. Ero venuto a fare altro, l'informatico, ma la mia passione per i viaggi, per James Joyce ed un incontro casuale ha cambiato la mia vita ed eccomi a fare la guida. Poco dopo essere arrivato ho incrociato, allora non sapevo chi fosse, il Senatore David Norris, il fondatore del James Joyce Centre di Dublino. Questo incontro mi ha ispirato a lavorare su un legame Trieste-Dublino e ad iniziare dei tour su Joyce. A partire da qui, questo tipo di lavoro mi ha appassionato ed ho iniziato a studiare storia, monumenti e tradizioni irlandesi. Nel 2018 un passo ulteriore e, dopo un corso ed un esame, ho avuto la certificazione da guida nazionale.
In Irlanda non è obbligatorio, come in Italia, un patentino per la attività di guida turistica. Esiste però la possibilità di fare un corso ed un esame per avere una certificazione, locale o nazionale, da Fáilte Ireland, la struttura nazionale per lo sviluppo del turismo irlandese.
Essere certificati significa avere garanzia di competenze organizzative, aver avuto il supporto di storici, archeologi, esperti in turismo. Le guide certificate poi possono iscriversi alla associazione delle guide.
Fare dei tour è quasi fare uno spettacolo di teatro dell'improvvisazione, ossia a partire da una base ogni tour è diverso a seconda di quelli che sono i partecipanti, i loro interessi. Non è come un nastro registrato che si ripete, non è quello che sentite alle cuffie nei tour con i bus scoperti, non è quello che vi raccontanto delle guide non professionali che imparano a memoria un copione.
I miei tour hanno una durata prefissata, ma non guardo l'orologio per decretare la fine.
Un'altra cosa a cui tengo riguarda il mio legame con Dublino. Uno dei problemi della città riguarda i senzatetto, circa 10.000, dei quali 2000 minori, in tutta la città. Ed allora ho deciso di contribuire ad una associazione, Thresold, che supporta le persone in difficoltà. Alla associazione va il 2% degli incassi e il 25% delle mance ricevute.

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